Boris | Recensione | Una serie TV italiana finalmente bella e divertente!

Ciao Amici!

Chiunque ami il cinema di alta qualità, non ama sicuramente le fiction made in Italy, o almeno il 99.9% di loro.

In questa serie viene rispecchiato tutto ciò che c'è di male in un paese dove per riempire le sale cinematografiche o fare ascolti in Televisivi bisogna proporre tutt'altro che un prodotto di livello decente.

Un sarcasmo intelligente che sorprende per realtà, soprattutto una decina di anni fa, periodo nel quale sono uscite le sue tre stagioni più un film che cerca di dare un finale alla serie senza però convincere al 100%.

Politica, amicizie e pessima qualità si mischiano tra loro, lasciando l'amaro in bocca, soprattutto a coloro che amano questa forma d'arte ed a quelli che sudano per ottenere risultati, i quali vengono scavalcati dai privilegiati e ammanicati.

Non c'è un vero e proprio protagonista, anche se forse quello nel quale ci si rispecchia di più è il povero Alessandro, lo stagista chiamato anche "seppia" e schiavo.

Il regista della fiction nella serie, René Ferretti, ha tante ottime idee, potenzialità e voglia di voler cambiare il sistema, ma si ritrova impotente conto una burocrazia contorta e spietata.

Verso metà video avviso sempre quando attacco con gli spoiler, ma questa volta non c'era proprio bisogno.